Il film Billy Elliot è ispirato alla storia ed alla vita del ballerino britannico Philip Mosley: scopriamo qualcosa in più su di lui.
Leggi anche ->Dunkirk, la vera storia che ha ispirato il film di Christopher Nolan
L’intento del regista è chiaramente quello di affrontare il tema del pregiudizio e dell’omofobia. Nel corso del film, infatti, un amico di Billy gli confida i propri sentimenti ed il proprio orientamento sessuale. Il protagonista non ha alcun problema a riguardo, ma quando i bimbi vengono scoperti a ballare in tutu nella palestra, la vita del talentuoso ballerino attraversa una fase di conflitto. Il padre inizialmente osteggia il suo desiderio, ma alla fine comprende che quel talento non può essere soffocato e lo incoraggia.
Leggi anche ->Pocahontas: la vera storia dell’eroina indigena, età e nome
Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI
Il film è liberamente ispirato alla storia del ballerino britannico Philip Mosley. Tuttavia alcuni aspetti della storia sono stati modificati per accentuare l’attenzione sui pregiudizi e sull’omofobia e per dare maggiore risalto al superamento degli stessi. All’indomani dell’uscita del film, infatti, lo stesso Mosley ha rilasciato un’intervista al ‘The Guardian‘ in cui spiega che la sua passione non è mai stata osteggiata.
Quando aveva 3 anni il ballerino ha comunicato la sua voglia di fare danza alla madre, la quale era perplessa solo perché pensava che le lezioni fossero riservate esclusivamente alle bambine. Quando l’insegnante l’ha rassicurata, la donna ha iscritto volentieri il figlio. Philip, dunque, non ha mai dovuto nascondere la propria passione. Il padre inizialmente non era d’accordo, ma non si è mai opposto. Quando lo ha visto ballare, inoltre, ha capito quanto talento avesse e lo ha incoraggiato. Mosley spiega inoltre che nella sua città nessuno lo prendeva in giro o si vergognava, anzi tutti erano contenti che un ragazzo con tanto talento fosse nato lì.
Fabio Scapellato