Chi era Davide Trentini, che ha fatto ricorso nel 2017 al suicidio assistito in Svizzera: la sua storia, la malattia e la morte, il ruolo di Cappato e Welby.
Aveva 53 anni Davide Trentini, quando il 13 aprile 2017 morì in Svizzera, per suicidio assistito. Anche in questo caso, l’uomo è morto da solo, lontano dai suoi affetti e dalla sua famiglia. Al suo fianco Marco Cappato e Mina Welby.
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I due sono finiti anche sotto inchiesta per il reato di istigazione e aiuto al suicidio. Ma mentre ad esempio la vicenda di dj Fabo ha avuto una vasta rilevanza mediatica, la stessa cosa non è accaduta con quest’uomo, che da 24 anni lottava contro la sclerosi multipla.
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La sera prima di morire, Davide Trentini ha anche lasciato un ultimo messaggio, che viene riproposto – insieme alla sua vicenda – nella puntata delle Iene in onda il 16 giugno 2020 in prima serata su Italia 1. La scelta di ‘aiutare’ l’uomo viene difesa da Marco Cappato, dell’associazione Luca Coscioni e non nuovo a iniziative del genere, la più nota e rilevante è appunto quella di dj Fabo.
Ha spiegato Marco Cappato nel corso di un’udienza svoltasi ormai oltre un anno e mezzo fa davanti alla corte di Massa: “La nostra è una azione di disobbedienza civile, crediamo di aver fatto il nostro dovere, su richiesta di Davide e Fabiano. La speranza è che le persone in condizioni di sofferenza insopportabile possano essere aiutate a interrompere la loro vita senza che chi li aiuta venga sottoposto a condanna fino a 12 anni di carcere”. Gli ha fatto eco Mina Welby: “Sono serena, quello che ho fatto l’ho fatto per coscienza e lo rifarei ancora”.