Il tradimento di Luciano Pavarotti raccontato in una lettera dall’ex moglie Adua Veroni che portò poi alla relazione con Nicoletta Mantovani.
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Dalla loro splendida relazione sono nate tre figlie: Lorenza, Giuliana e Cristina. Un rapporto, quello tra Luciano e Adua, che è andato a gonfie vele per oltre 30 anni e che ha cominciato a manifestare qualche scricchiolio agli inizi degli anni ’90. Già nel ’92, infatti, i giornali scandalistici americani vociferavano di presunte relazioni extraconiugali di Luciano con la modella italiana Lucia Debrilli. Voci che il cantante ha smentito apertamente ed etichettato come falsità.
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Nel 1994 le voci tornarono a farsi insistenti. Questa volta si parlava di una giovane manager del mondo dello spettacolo: Nicoletta Mantovani. Le indiscrezioni in questo caso si rivelarono corrette e la relazione tra i due (c’era una differenza d’età di 34 anni) suscitò scalpore. Di quella situazione parlò tempo dopo l’ex moglie Adua, in una lettera riflessiva e amara che condivise con la stampa l’avvocato Calisto Fornero. La donna riconosceva al marito di essere riuscito negli anni a gestire le tante tentazioni: “Mio marito, come ogni uomo (in particolare quelli di successo) di occasioni e di atteggiamenti affettuosi nella sua vita ne ha avuti molti, atteggiamenti che però ha sempre saputo gestire con oculatezza e giustificare”.
Con educazione e pacatezza, però, Adua sottolinea come in questo caso la tentazione avesse vinto: “Devo dire però che questa volta, forse per l’età e il tipo di aggressione subita, è condotto a comportamenti che lo possono far accedere a un punto di non ritorno e a scelte che gli auguro felici. Una valutazione reale però mi fa pensare che potrebbero condurlo, dopo un’iniziale euforia, a una situazione perigliosa e dolorosa”. Infine l’ex moglie del tenore ci tenne a precisare che non si erano e non si sarebbero verificate liti patrimoniali di cui si leggeva sui giornali di tutto il mondo: “per quanto riguarda le solite notizie che attengono a immensi patrimoni a liti o spartizioni, esse hanno la consistenza di pure fantasie giornalistiche. Io e mio marito da sempre abbiamo previsto e attuato la separazione dei rispettivi patrimoni”.