Il sacerdote finisce la messa nonostante i carabinieri lo invitino ad interrompere la cerimonia nel rispetto dei divieti ministeriali.
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Ciò nonostante domenica mattina, a Gallignano, frazione di Soncino (Cremona), il parroco locale ha deciso di celebrare una messa in presenza di fedeli. La violazione del decreto è stata notata da una volante dei Carabinieri ed i militari sono entrati in chiesa chiedendo a Don Lino Viola di interrompere la celebrazione. Il parroco, però, si è opposto sostenendo che si trattasse di un “Abuso di potere”.
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In seguito alle insistenze dei militari, il parroco spiega: “E’ una chiesta di 300 metri quadri in cui ci sono 13 persone per 30 banchi. Stiamo rispettando il distanziamento e tutti indossano la mascherina, è un abuso di potere”. La spiegazione di don Viola i carabinieri fanno presente che c’è un’ordinanza che lo vieta e che il sindaco stesso non permette la celebrazione. Ad un certo punto uno dei due carabinieri cerca di passare al parroco il telefono per farlo parlare con il sindaco, ma lui si rifiuta: “Stiamo pregando, ci parlerò dopo la Messa”.
Pressato, il prete chiede ai fedeli di lasciare la chiesa, ma continua la messa fino alla fine. Quindi aggiunge: “Pagherò le conseguenze, pagherò la multa, ma questo non è giusto”. In seguito all’accaduto tutti e 15 i presenti in chiesa (fedeli, organista e parroco) sono stati multati per aver violato le restrizioni contenute nel decreto anti-coronavirus.