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Dove, come e quando

Estate 2020, Italia senza turisti stranieri: le località dove mancheranno

Le vacanze dell’estate 2020 in Italia senza stranieri. Le località dove la presenza di turisti stranieri era maggiore

I tedeschi sulla Riviera Romagnola, gli inglesi nella campagna toscana, i russi in Versilia, gli statunitensi a Roma. Ormai da anni era più o meno questa la divisione dell’Italia fra i turisti stranieri che accorrevano in massa a visitare da Nord a Sud la nostra penisola. Ormai – e per fortuna – eravamo abituati ad avere vacanzieri stranieri nelle nostre città d’arte, a ritrovarceli vicini d’ombrelloni e a condividere le cene ai ristoranti. E li conoscevano bene i turisti stranieri tutti gli operatori del settore turistico: dagli albergatori alle guide ai ristoratori. Una presenza importantissima e fondamentale per l’economia turistica, ma che quest’estate 2020 non avremo.

Sebbene ancora non si sappia se quest’estate potremo andare effettivamente in vacanza al mare, quello che sembra certo è che non avremo presenze di stranieri nel nostro Paese e allo stesso modo noi non andremo all’estero.

Se potremo muoverci per andare in vacanza – e su questo ci sono previsioni contrastanti – dovremo restare in Italia. Per Ursula Von Der Leyen presidente della Commissione Europea dobbiamo essere prudenti a fare piani per le vacanze, al contrario per la sottosegretaria al Turismo Lorenza Bonaccorsi ‘si sta lavorando per andare al mare quest’estate’. Al di là delle posizioni politiche molti virologi sono concordi nel credere che quest’estate avremo un rallentamento dell’epidemia, di conseguenza con le dovute precauzioni si potrà magari andare al mare.

Estate 2020, italiani in vacanza in Italia

#ripartiamodallitalia

L’Italia è stato il primo Paese in Europa ad essere contagiato dal Coronavirus e si presume sia fra i primi ad uscirne. Le altre Nazioni scontano ritardi nella gestione dell’emergenza e anche se in molti interromperanno il lockdown abreve le condizioni di emergenza resteranno.

Il ritorno alla normalità pre-pandemia ci metterà mesi e mesi a tornare e l’avremo solo quando ci sarà un vaccino. Fino ad allora potremo muoverci, uscire, lavorare anche andare in vacanza ma con opportune precauzioni, ma dovremo anche essere pronti e consapevoli del rischio di dover tornare in lockdown in caso di nuovi focolai epidemici.

Quest’estate in Italia nell’ipotesi migliore torneremo a viaggiare, ma sarà un turismo domestico, fatto di italiani che vanno in vacanza in Italia. Un modo per riscoprire il nostro Paese e per aiutare il nostro Paese: restando in Italia daremo una mano fondamentale a far ripartire il settore turistico nel nostro Paese.  Ripartiamodallitalia è l’hastag che noi di viagginews stiamo promuovendo dall’inizio dell’emergenza coronavirus.

Torneremo a quel turismo che c’era fino alla metà degli anni ’80 quando il 70% delle presenza di vacanzieri in Italia erano di nostri connazionali. Poi la globalizzazione e il turismo low cost dell’ultimo ventennio ha mischiato i flussi così oggi in Italia il 50% delle presenze turistiche è di stranieri.

Le località in Italia che soffriranno l’assenza di turisti stranieri

In Italia il 50% dei turisti presenti viene dall’estero. In alcune zone e regioni la loro presenza è più massiccia che in altre. Il Touring Club Italiano ha studiato i flussi turistici ed ha evidenziato come il tasso di internazionalità sia maggiore in alcune regione che in altre.

Chi ha più presenze straniere è la provincia autonoma di Bolzano con il 70%, seguito dal Veneto con il 67.7%, il Lazio con il 62.3 e con la Lombardia con il 60%. Poi il Friuli Venezia Giulia, la Toscana, la Sardegna e la Sicilia. Il resto delle regioni si attesta al di sotto della media nazionale del 50% con agli ultimi posti per turisti stranieri l’Abruzzo, la Basilicata e il Molise.

  1. Bolzano 69 %
  2. Veneto 67.7%
  3. Lazio 62.3%
  4. Lombardia 60%
  5. Friuli Venezia Giulia 57.2%
  6. Toscana 54.5%
  7. Sardegna 51.6%
  8. Sicilia 50.9 %
  9. Campania 48%
  10. Piemonte 43.9%
  11. Valle d’Aosta 42.2%
  12. Liguria 41.2%
  13. Trento 41.2%
  14. Umbria 36.8%
  15. Emilia-Romagna 26.7%
  16. Puglia 23.4%
  17. Calabria 22.2%
  18. Marche 17.8%
  19. Abruzzo 13.7 %
  20. Basilicata 11.4 %
  21. Molise 8%

La provincia autonoma di Bolzano ha molto turismo di lingua tedesca sia in estate sia in inverno. Poi ci sono le città d’arte: Venezia attira milioni di turisti stranieri, così come Roma e Firenze. Il dato della Lombardia è dovuto non solo agli affari e a Milano, ma anche al turismo dei laghi che attirano milioni di presenze, specie in estate. Sardegna e Sicilia stando a questa analisi sono le uniche ragioni del Sud a presentare un flusso di stranieri elevato. Per le regioni del Sud si presume ci sia un sommerso che sfugge ai dati ufficiali.

Il Touring Club Italiano ha poi individuato quelle località che sono maggiormente legati ai flussi stranieri. Da questo emerge che Limone sul Garda ha un tasso di internazionalità del 94%, il più alto d’italia. Nella top ten delle località con più presenze straniere troviamo molti paesi di laghi del nord, le due perle del Sud quali Sorrento e Taormina e la città d’arte più famosa del mondo, Venezia.

  • Limone del Garda
  • Scena, Bolzano
  • Malcesine, Varese
  • Bardolino, Varese
  • Sorrento
  • Lazise, Varese
  • Taormina
  • Peschiera del Garda, Varese
  • Cavallino-Treporti, Venezia
  • Riva del Garda, Trento

Per sopperire alla mancanza di turisti stranieri sono necessari i turisti italiani. A patto che difficilmente quest’estate si potrà andare fuori dai nostri confini è indispensabile che chi possa andare in vacanza scelga di stare in Italia e aiutare così a far ripartire la nostra economia. #ripartiamodallitalia!

Autore: Cini Silvia

Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

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Cinzia Zadro