Il direttore di Medicina Interna del Policlinico di Milano ha spiegato che l’epidemia di Coronavirus a Milano non ha rallentato come ci si aspettava.
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A guidare questa triste classifica è ancora una volta la Lombardia, dove sono stati registrati altri 1.400 contagi e dove sono morte 110 persone. Proprio nella regione maggiormente colpita dal Covid-19 si sta pensando di raddoppiare il periodo di quarantena in isolamento dei positivi, portandolo dagli attuali 14 giorni sino a 28. Data la situazione di attuale incertezza, l’Iss ha consigliato ieri di non riaprire le scuole fino al prossimo anno accademico: “Personalmente in questo momento credo che si possa pensare di posporre l’apertura delle scuole all’inizio del prossimo anno scolastico, ma è una scelta che spetta al governo e al ministro dell’Istruzione”.
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Se i timidi segnali di miglioramento fanno intravedere un barlume di speranza, i dati ancora non sono così incoraggianti da fare esultare. Concorde con questa visione dell’attuale situazione è il direttore di Medicina Interna e dell’Unità Operativa Complessa di Pneumatologia del Policlinico di Milano, Francesco Blasi. Questo, secondo quanto riportato da ‘Tgcom 24’, ha infatti dichiarato: “L’epidemia nella città di Milano non ha ancora rallentato come ci si aspettava e come è successo in provincia”.
L’esperto conferma che in ogni caso c’è stato un lieve alleggerimento della pressione sull’ospedale e sul suo personale, merito dell’impegno degli italiani: “Al Policlinico c’è minore pressione sul pronto soccorso, quindi un pochino di effetto si vede e dobbiamo ringraziare i cittadini che stanno rispettando le regole”.