A Wuhan si torna a temere l’esplosione di un secondo contagio. Le autorità chiedono ai cittadini di rimanere ancora in casa per evitare rischi.
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Dall’1 aprile sono stati registrati dei nuovi casi di contagio proprio nello Hubei. Si tratta in ogni caso di numeri non preoccupanti, visto che parliamo di due contagiati l’altro ieri e un contagiato 24 ore fa. Sempre in Cina, infatti, gli ospedali si stanno impegnando a ricevere dei casi di ritorno, ovvero dei cittadini cinesi che, contagiati, erano rimasti all’estero. La situazione fa ben sperare, ma ciò nonostante non si può abbassare la guardia.
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Il timore delle autorità, infatti, è che il contagio riprenda a diffondersi e venga generato un secondo focolaio. In quel caso tornerebbe la paura e la situazione potrebbe essere anche più grave di quella vissuta sino a poche settimane fa. Proprio per questo, il segretario del Partito comunista locale, Wang Zhonglin, ci ha tenuto a lanciare un nuovo allerta alla cittadinanza. Tramite la stampa infatti, questo ha dichiarato: “Il rischio di rimbalzo della pandemia resta alto a causa di fattori interni ed esterni”. Motivo per cui ha chiesto a tutti i cittadini di rafforzare le “misure di auto-tutela”.