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Categoria News

15enne ucciso a Napoli, carabiniere indagato per omicidio volontario

Il carabiniere che ha ucciso il 15enne a Napoli durante un tentativo di rapina è stato indagato dal pm per omicidio volontario.

(Facebook)

Non c’è legittima difesa e si tratterebbe di omicidio volontario: questa l’accusa al carabiniere che ha ucciso il 15enne a Napoli durante un tentativo di rapina.

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Divergono le versioni di famiglia del giovane ucciso e quella del carabiniere. Quest’ultimo sostiene di aver reagito alla pistola puntata addosso: ha anche affermato di aver sentito “scarrellare” l’arma, che però è poi risultata finta.

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La morte del 15enne ucciso dal carabiniere a Napoli

La versione della famiglia del giovane, attraverso i suoi legali, è che il ragazzo sarebbe scappato e sarebbe stato colpito all’altezza della nuca, quindi di spalle mentre provava la fuga. Per la morte di Ugo R., 15 anni, incensurato, adesso si indaga dunque per omicidio volontario e c’è un solo iscritto nel registro degli indagati: il carabiniere di stanza a Bologna che gli ha sparato.

L’iscrizione rappresenta un atto dovuto, anche a tutela del militare, in vista dell’autopsia. Si apprende intanto che Ugo R. in tasca aveva un Rolex e una catenina. Probabilmente si tratta della refurtiva di un precedente colpo messo a segno sempre nella notte tra sabato e domenica. Nel frattempo, sui social l’hashtag #IoStoColCarabiniere è in cima ai trends di Twitter, dimostrando come gran parte dell’opinione pubblica si sia schierata con il militare dell’Arma.

Gabriele M.

Giornalista pubblicista da novembre 2015, collabora con il sito ViaggiNews da marzo 2018 e in precedenza ha avuto esperienze in varie redazioni del gruppo Web365 srl.

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Gabriele M.