Chiarezza da parte della Protezione Civile sui casi di Coronavirus accertati finora in Italia: “Due soli sono i focolai, si cerca legame”.
La Protezione Civile prova a fare chiarezza su quanto sta avvenendo in Italia con il Coronavirus: la prima è che ci potrebbe essere un legame tra focolai.
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Lo afferma il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, che evidenzia: “I dati registrati in Italia e nel resto del mondo sono contenuti in numeri ragionevoli e non sono tali da registrare il mutamento di tipologia da epidemia a pandemia”.
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“Sui legami tra i due focolai non ci sono ancora conferme”, dice Borrelli, che da qualche giorno è commissario straordinario per l’emergenza, durante una conferenza stampa alla Protezione Civile. Si cerca dunque questo legame tra i 2 focolai, esplosi entrambi nel Nord Italia sebbene con caratteristiche e numeri di contagio diversi. Viene poi confermato che tutte le sei persone decedute in Italia a causa del Coronavirus “avevano patologie pregresse”.
Stesse parole vengono usate dall’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera: “Abbiamo cinque decessi in Lombardia, l’ultimo è uno dei primi che era stato individuato positivo a Castiglione d’Adda e poi trasportato al Sacco. Sono tutte persone con quadro clinico particolarmente debilitato o molto anziane”. Borrelli spiega che in tutto sono 229 i contagi accertati, comprese le sei vittime e il paziente guarito. 172 di questi sono in Lombardia. Il numero di pazienti in terapia intensiva è di 27 mentre 94 sono in isolamento domiciliare.