Nuove rivelazioni per la morte di Alessio Vinci, scomparso lo scorso anno a Parigi: ci sono tante ombre ancora sulla vicenda
Ancora nuovi dettagli sul mistero della scomparsa di Alessio Vinci, ragazzo genio della matematica trovato morto a Parigi un anno fa. Soltanto due codici strani con un nome di donna, Greta e un computer nell’armadio chiuso. Dopo una veloce indagine la polizia francese ha optato per il suicidio, ma la vicenda ancora non è chiara. La domanda sorge spontanea: perché uno studente universitario di Ingegneria aerospaziale a Torino, uscito dal Liceo col massimo dei voti, vola in una città a lui sconosciuta per lanciarsi da una gru di Porte Maillot? Il ragazzo aveva prenotato undici giorni prima una camera d’albergo per una notte a 461 euro. Nella camera d’albergo gli investigatori hanno trovato una lettera d’addio, un foglio di carta con un codice “E.T.P. je sais CAM 381ASLCM”, scritto al contrario e fotografato con la webcam del Pc per poi metterlo come sfondo dello schermo; poi una sigla alfanumerica e, infine, una sigla S11900018 su un cartoncino.
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Indizi strani che hanno portato anche ad una nuova scoperta, ossia quella del suo portatile a casa del nonno Enzo, dove ha sempre vissuto dopo la morte della madre. L’avvocato Marco Noto ha svelato che darà il portatile ai carabinieri dopo il ritrovamento del nonno: “È il computer che ha usato almeno fino a fine dicembre, quando gli hanno regalato quello che poi è stato trovato a Parigi. Lì potrebbe esserci la chiave del mistero”.