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Famiglia uccisa, uomo strangola moglie incinta e le loro figlie

Una intera famiglia uccisa, lui finge di non sapere più nulla di moglie e figlie – FOTO: facebook

La famiglia uccisa senza pietà: la moglie era incinta e le loro bimbe avevano soltanto 3 e 4 anni. Lui si è mostrato senza alcuna traccia di dolore.

Si è reso responsabile di un eccidio, con tutta la sua intera famiglia uccisa. E Chris Watts ha fatto di tutto per tenere alla larga i sospetti della polizia su di sé. Questo uomo di 34 anni ha strangolato la moglie Shanann che era incinta, e ha poi soffocato le loro figlie Bella e Celeste. Le bimbe avevano rispettivamente 3 e 4 anni. Le piccole sono state uccise nel retro di un camion. Una volta sparite la donna e le bambine, lui si è difeso affermando che se ne fossero andate di loro spontanea volontà. Nei giorni immediatamente successivi a quanto compiuto, l’assassino non aveva mai mostrato alcun segno di panico o di pentimento. In particolare spicca una intervista televisiva nella quale lui chiedeva alla sua famiglia di tornare a casa. Mentre in realtà Shanann e le piccole erano già morte. Alla fine non ci è voluto molto agli investigatori affinché capissero che l’uomo stesse mentendo. Il linguaggio del suo corpo ed altri indizi molto sottili lo hanno tradito.

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Famiglia uccisa, massacra moglie e figlie e finge di non sapere niente

Watts inizialmente ha negato con forza, ma poi ha ceduto, confessando il massacro. Il killer ha condotto la polizia in un sito petrolifero dove aveva seppellito il corpo della moglie in una fossa poco profonda, mentre i cadaveri delle figlie erano stati ben celati in dei serbatoi di petrolio. Su questa vicenda la televisione statunitense ha realizzato anche un documentario, che si concentra nel periodo di tempo intercorso tra il triplice omicidio e l’emergere della verità. Nel programma vengono mostrati spezzoni di riprese effettuate dalla polizia, in prevalenza con telecamere di sicurezza a circuito chiuso. La vicenda della famiglia uccisa avvenne nell’agosto del 2018 a Frederick, in Colorado. Tutto era nato dalla denuncia di una amica di famiglia, insospettita dalla sparizione improvvisa di Shanann e delle sue figlie. Ed il primo incontro con gli agenti mostrano l’assassino privo di segni di dolore o di sofferenza sul viso. In questo primo incontro spiccava però un certo atteggiamento evasivo, come messo in evidenza da alcuni esperti comportamentali.

I tentativi di depistaggio presto scoperti

“Voleva depistare le indagini, allontanando i sospetti su di sé. Il fatto che si voltasse spesso di spalle o prendesse il cellulare con grande frequenza è un atteggiamento che conferma questa sua intenzione”. L’uomo aveva detto agli ufficiali che la moglie prendeva farmaci per curare l’emicrania. Dal loro canto gli investigatori avevano subito intuito che le informazioni fornite da Watts erano del tutto inutili ai fini dell’inchiesta. Poi, sottoposto ad una serie di interrogatori, l’uomo è parso via via sempre più nervoso, camminando avanti ed indietro e svelando di avere avuto problemi coniugali. Avrebbe anche confermato di essere in fase di separazione con sua moglie. La difficoltà con la propri coniuge sarebbero sorti per dei problemi di natura finanziaria e perché lui era contrario ad avere un terzo figlio. Una vicina di casa lo aveva notato alle 05:15 del mattino mentre caricava il proprio camion per partire in tutta fretta. Una cosa documentata da una telecamera di sicurezza installata presso casa sua.

Aveva fallito anche il test della macchina della verità

L’atteggiamento di Watts però nemmeno in questa circostanza sembrava preoccupato o sconvolto dalla sparizione della sua famiglia. All’indomani l’uomo ha concesso una intervista ad una emittente televisiva locale, in cui auspicava il ritorno a casa della famiglia, ma parlando senza alcuna emozione. Nei report della polizia l’assassino è stato definito come “un sociopatico, psicopatico, con personalità narcisista. Non prova emozioni come le persone normali. Sottoposto al test della macchina della verità, l’esito è stato a lui sfavorevole. Ed in un colloquio con suo padre Ronnie Watts, l’omicida gli avrebbe confermato di avere ucciso sua moglie, perché avrebbe sorpreso quest’ultima a soffocare le loro bambine. Una bugia che non ha retto e che presto è crollata.

Ha ammesso tutto per evitare la pena di morte

L’uomo ha infatti confermato di essere stato lui ad avere ammazzato le figlie. E lo ha ammesso allo scopo di evitare la pena di morte, che negli Stati Uniti diventa pressoché automatica nei casi di omicidio di bambini con età inferiore ai 6 anni. Ma oltre a questa ammissione, Watts non ha detto nient’altro, rifiutandosi di fornire i dettagli. Alla fine è stato condannato all’ergastolo. Si sa solo che la figlia Belle avrebbe visto il papà soffocare la mamma. E che lui avrebbe caricato il corpo di lei, portando con se le bambine ancora vive. Una volta giunte sul luogo dove ha sepolto Shannan, Watts ha soffocato anche le figlie, utilizzando una coperta. Infine ha nascosto anche i loro corpi, mettendoli in dei serbatoi di petrolio. L’uomo è attualmente detenuto in un carcere del Wisconsin e gli è permessa una sola ora d’aria al giorno. Lui avrebbe confidato agli agenti che lo tengono sempre d’occhio che è solito parlare alla famiglia uccisa ritratta in una foto che parla con se. E che ogni notte legge ad alta voce un libro alle figlie che ha ammazzato con le sue stesse mani.

Salvatore Lavino

Classe 1985, giornalista pubblicista con una più che decennale esperienza nel settore e con migliaia di articoli prodotti in merito ai temi più disparati.

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Salvatore Lavino