Una chiesa ricolma di persone che hanno voluto fare sentire per un ultima volta la loro vicinanza alla famiglia di Nadia Toffa e porto l’ultimo saluto alla conduttrice (funerale in diretta). Momenti di grande commozione quando il feretro è stato portato all’interno della Cattedrale, ad attenerla una folla sterminata di persone che le ha tributato un applauso, la bara è stata posta di fronte all’altare e sopra di essa è stata posta una cravatta delle Iene. Ma il momento che più di tutti ha fatto commuovere i presenti è quando don Maurizio Patriciello, Padre Spirituale e amico di Nadia ha cominciato a parlare.
Uno dei punti salienti dell’omelia è stata la descrizione della Iena, il parroco ha persino scomodato un paragone importante che rende onore al lavoro giornalistico fatto da Nadia in questi anni: “Nadia amante di giustizia e verità ha raggiunto la fonte. Vieni a dirci cosa è il Paradiso. Vieni a dirci che non è un luogo ma una persona. Ora hai appagato la tua sete di giustizia e verità”.
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Se all’inizio dei funerali di Nadia Toffa, il parroco l’ha descritta riferendosi al periodo in cui ha lavorato alle inchieste per svelare verità scomode o aiutare gli altri, la seconda parte dell’omelia si concentra sul periodo della malattia, sul suo esito e su come Nadia l’ha affrontata. In molti infatti si sono lamentati delle parole incoraggianti della iena riguardo al cancro, travisando la sua intenzione di condividere un messaggio positivo: c’è vita anche durante la malattia ed ogni istante va vissuto al massimo.
Questo Don Patriciello lo ha capito e parlando di quel periodo ha detto ai presenti: “La vicenda di Nadia Toffa ci insegna che il cancro è una brutta bestia, che non bastano il coraggio e il sorriso per sconfiggerlo. Nadia però lo ha sempre affrontato a testa alta, senza mai nascondersi, senza vergognarsi. Anche in trasmissione indossava la parrucca con fierezza”.