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Omicidio Rega, il papà di Gabriel insiste: “Mio figlio esausto e spaventato”

Omicidio Rega, il papà di Gabriel insiste: “Mio figlio esausto e spaventato”. 

Torna a parlare dopo pochi giorni dalle dichiarazioni fornite al Corriere della sera Fabrizio Natale, il papà di Gabriel, ovvero il ragazzo che era insieme ad Elder Lee la sera dell’omicidio di Mario Cerciello Rega. Natale insiste nel voler sminuire le responsabilità di suo figlio ribadendo che il ragazzo non sapesse del coltello posseduto da Elder. Intervistato dall’emittente americana Abc ha spiegato: “Gabriel è esausto, spaventato, e sta cercando di rendersi conto di quello che sta succedendo”.

Natale poi ha aggiunto: “Non aveva mai sentito parlare di un Finn. Non era nel suo circolo di amici. Gabriel ha cominciato a dirmi che non aveva alcuna idea dell’accoltellamento, non sapeva che l’altro ragazzo aveva un coltello. Siamo convinti dell’innocenza di Gabriel. Crediamo che quando la verità verrà fuori sarà utile per il nostro caso”. L’uomo poi ha voluto mandare un messaggio alla famiglia del Carabiniere ucciso: “È una tragedia. Hanno perso una vita umana. Sento il loro dolore, in verità, non c’è niente che possa dire per mitigare il loro dolore”.

La prima intervista di Fabrizio Natale, padre di Gabriel

Nella prima intervista, quella concessa al Corriere della Sera, le parole erano state simili: “Mio figlio era lì, ha sbagliato. Ma non è un assassino e io voglio dimostrarlo. Lui mi ha giurato di non sapere che l’altro ragazzo aveva un coltello. Pensava di dover effettuare uno scambio come gli era stato chiesto e così avrebbero avuto indietro i soldi. Lui non sapeva che quell’uomo era un carabiniere, mi ha assicurato di non aver capito che era morto. Mio figlio mi ha assicurato che lui non fa uso di droghe. Mi ha chiesto di farlo sottoporre a tutte le analisi per poterlo dimostrare. Era andato con il suo amico. E giura di aver chiesto soltanto la restituzione degli 80 euro. Io non conosco l’altro ragazzo, non l’ho mai visto. Quindi non so che tipo sia. Io posso dire che lui e mio figlio non si frequentavano negli Stati Uniti, si sono ritrovati a Roma per caso”.

Francesco Baglio

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Francesco Baglio