Savona, il marito Matteo Buscaglia confessa il movente dell’omicidio di Roxana Karin Zenteno: “L’ho uccisa perché aveva un altro”.
Matteo Buscaglia ha ucciso la moglie Roxana Karin Zenteno perché lei aveva un altro: tragica la confessione dell’uxoricida di Boissano, in provincia di Savona. Queste le sue parole al pm che lo ha interrogato: “Quando ha ammesso che aveva un altro uomo e che non voleva chiudere quella relazione ho perso la testa, mi sono sentito un uomo fallito e l’ho soffocata”.
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“Quando lei mi ha detto di quella storia ho visto tutto nero, mi sono sentito fallito come marito e lavoratore”, la confessione dell’uomo, che è difeso dal legale Gian Maria Gandolfo. L’omicidio avrebbe seguito di pochi minuti la confessione del tradimento: stando alla ricostruzione di Matteo Buscaglia, operaio di 47 anni, lui e la consorte, un’infermiera 42enne di origine peruviana, si erano svegliati da poco e lui si era insospettito per certi atteggiamenti.
Quando è arrivata la confessione della Zenteno, l’uomo – che a quanto pare non era riuscito a rielaborare il lutto per la morte dei genitori, inoltre non era soddisfatto del lavoro – non ci aveva visto più. Ora si grida all’emergenza: gli ultimi dati segnalano come fino al 2014, un caso su cinque di omicidio riguardava le donne, mentre lo scorso anno il rapporto è divenuto di uno a due. Denuncia la presidente del Telefono Rosa nazionale Maria Gabriella Carnieri Moscatelli: “La mattanza non si ferma e cosa si sta facendo per fermare questa terribile ondata di violenza? Continuiamo a chiedere l’intervento dei nostri rappresentanti istituzionali ma sembra che il problema non interessi a sufficienza”.
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