Una dei primi disegni di legge proposti dalla Lega dopo essere salita al governo ha riguardato l’obbligo di esposizione dei Crocifissi nelle aule delle scuole e negli edifici pubblici (non ancora passato). Ad andare in controtendenza con il desiderio leghista di riproporre i Crocifissi nelle Aule sarebbe stato l’Istituto Rodano di Fiumicino che proprio in questi giorni avrebbe preso la decisione di rimuoverli dalle aule in rispetto di chi non è credente.
La denuncia di tale decisione è stata resa pubblica dal senatore della Lega William De Vecchis, il quale ha riguardo ha scritto: “Lo scorso 8 novembre, in una riunione all’interno della scuola, alcuni genitori si sono accorti che da qualche classe erano spariti i crocifissi, simboli della cristianità e della nostra cultura. Alle richieste di chiarimenti, la risposta è stata che l’eliminazione del Crocifisso era stata decisa per non mettere in imbarazzo i bambini di fede musulmana presenti nell’istituto”. Il senatore ha continuato la propria invettiva spiegando il perché una simile decisione non lo trova d’accordo: essendo i Crocifissi simbolo della cristianità e della tradizione italiana, dice il senatore, toglierli offende molte più persone di quanto non faccia tenerli in aula.
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Appreso quanto sarebbe successo nella scuola di Fiumicino, il ministro dell’Interno Salvini ha dato il proprio appoggio al senatore De Vecchis, scrivendo sul proprio profilo: “Roba da matti! Spero non sia vero… Quanti episodi avremo da qui al Natale? Io rilancio: #vivailNatale, giù le mani dalla nostra storia millenaria”. Alle accuse del leghista ha risposto anche il sindaco di Fiumicino, cercando di stemperare i toni della polemica: “Apprendo che è in corso una polemica perché da alcune aule di una scuola sarebbero stati tolti i crocifissi. Non sappiamo se la vicenda sia vera”, spiega il sindaco che in seguito aggiunge: “Abbiamo interpellato la preside del plesso scolastico che era totalmente all’oscuro dei fatti denunciati dal senatore De Vecchis. Stiamo approfondendo per venirne a capo. Mi auguro che nessuno abbia preso iniziative di questa natura autonomamente e senza confrontarsi con la dirigente scolastica”.
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