Un episodio sconcertante è avvenuto in Valtellina: cani bruciati vivi a causa del loro abbaiare, lo denuncia la proprietaria.
Uno sconcertante episodio di violenza contro gli animali è avvenuto ad Albaredo per San Marco, in Valtellina. Due cani, Bobo e Lea, rispettivamente spinone maschio e segugio femmina di 4 e 6 anni sono stati barbaramente uccisi, bruciati vivi. La macabra scoperta è stata fatta dalla proprietaria dei due animali, Marzia Tarabini. Questa infatti ieri mattina ha trovato il capanno dove i due cani vivevano praticamente avvolto dalle fiamme e distrutto.
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La proprietaria dei due cani ha denunciato via Facebook: “Pensi che le persone abbiano un anima, un cuore,una coscienza. Nonostante le atrocità quotidiane nel mondo, alla fine tu sei convinto che nel tuo piccolo certe atrocità non succederanno. Poi ti svegli una domenica mattina e scopri dolorosamente che una mano ancora ignota ma certamente ignobile durante la notte ha volontariamente bruciato vive due creature che hanno commesso un unico errore: abbaiare”.
La donna prosegue: “Bobo e Lea non hanno avuto via di scampo. Nessuno ha visto, nessuno ha sentito. Omertà… comportamento vigliacco comune a tanti purtroppo. Credo che chi abbia commesso questa meschinità non possa considerarsi una persona ma neanche una bestia, offenderei i nostri poveri cani a definirla in questo modo. Le bestie uccidono per difesa o procacciarsi il cibo. Questa gente ha ucciso i nostri cani per cattiveria gratuita e merita disprezzo”. Molti sono però coloro che attaccano la proprietaria per le condizioni in cui erano tenuti i due cani.
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La vicenda ha suscitato sgomento e indignazione e si è diffusa rapidamente in tutto il territorio nazionale. Chi ha agito, stando a quanto avrebbero appurato le prime indagini, lo ha fatto intorno alle cinque del mattino. Sul tremendo episodio, indagano i carabinieri di Morbegno. Il sospetto è che questi cani siano stati uccisi in quel modo perché abbaiavano troppo.
L’indignazione è unanime: “Troppa omertà su tante cose, troppa vigliaccheria”, spiega il sindaco del piccolo comune, Patrizio Del Nero. Rinaldo Sidoli, responsabile centro studi del Movimento Animalista, presieduto da Michela Vittoria Brambilla, parla invece di “‘ennesima, inaccettabile storia di ordinaria crudeltà contro i nostri amici fratelli senza voce”. Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA annuncia 5mila euro di taglia sul responsabile, ma sottolinea: “Presenteremo domani un esposto alla procura di Sondrio per chiedere anche che vengano verificate le condizioni in cui questi due cani venivano tenuti in quanto appare evidente che la loro collocazione non rientrava nei parametri di legge”.