Charlotte+Mitchell+muore+a+13+anni+e+salva+altre+15+persone
viagginewscom
/2018/06/05/charlotte-mitchell-muore-13-anni-salva-15-persone-trapianto-asilo/amp/
Categoria News

Charlotte Mitchell muore a 13 anni e salva altre 15 persone

(Websource)

Charlotte Mitchell muore tragicamente di tumore ma esprime il desiderio donare gli organi salvando 15 persone in attesa di trapianto.

Charlotte Mitchell, 13 anni, di Devon, nel Regno Unito, scopre all’improvviso di avere una forma di tumore estremamente aggressiva, un glioblastoma, che in sole sei settimane dalla diagnosi la porta via dai suoi affetti.

La giovane ragazza, infatti, è morta prima ancora di potersi sottoporre alle cure predisposte per lei al Bristol Royal Hospital for Children ma Charlotte lascia anche uno splendido messaggio di altruismo decidendo che la vita è una cosa troppo preziosa per non condividerla.

Leggi anche —> Sanremo,11enne salva la vita alla sorellina neonata  

L’altruismo di Charlotte Mitchell salva 15 persone in attesa di trapianto

La ragazza decide, così, col totale supporto della famiglia, di mettere per iscritto le sue volontà salvando, col suo generoso gesto, ben 15 persone. Dopo la sua morte Charlotte, poco più che una bambina, dona polmoni, pancreas, reni, cornee, pelle e il cuore a dei perfetti sconosciuti col solo scopo di dargli un futuro. “Charlotte ha detto che capiva e che avrebbe dato a qualcun altro una possibilità di vivere” ha dichiarato la madre di Charlotte durante un’intervista al Daily Mail.

Leggi anche —> Valeria, malata di leucemia e il gesto di Fabrizio Frizzi che le salvò la vita: “Sono viva grazie a lui”

Karen Mitchell, le parole della madre di Charlotte

La madre di Charlotte, Karen Mitchell, ha dichiarato alla stampa che tutti i genitori dovrebbero discutere con i propri figli riguardo il delicato tema della donazione perchè è fondamentale per poter salvare altre vite. Karen ha poi concluso:

“Sapere che i suoi organi continuano a esistere in altre 15 persone ci fa andare avanti e riesce ad alleviare il nostro dolore. La nostra bambina era sempre gentile, disponibile e generosa, pronta ad ascoltare gli altri e donarsi. E lo ha fatto fino alla fine”.

Parole colme di un dolore positivo, quel dolore che non si affievolisce col tempo ma che diventa molla propulsiva che spinge al bene e all’amore per l’altro, al di là del dove poggi le sue fondamenta, se su convinzioni religiose o meno.

Charlotte ha dato un esempio di cosa sia l’Amore e che da dove provenga non ha importanza conta solo cosa ci porta a fare.

Marta Colanera

Marta Colanera

Pubblicato da
Marta Colanera