La lista dei ministri 5 Stelle presentata dal candidato premier Luigi Di Maio ha scatenato molte polemiche sia per la scelta di proporla prima delle elezioni sia per i vari nomi presenti.
Ministri 5 Stelle nella bufera. La mossa di Luigi Di Maio rischia di essere un boomerang, ma solo l’esito delle elezioni di domenica 4 marzo 2018 potrà dire se sia davvero così. Da un lato molti sostengono sia stata una mossa azzardata, ma azzeccata che porterà nuovi voti anche perché si tratta di fatto di un governo di tecnici esterni al movimento fondato da Beppe Grillo. Dall’altro secondo molti osservatori i nomi fatti sono un vero e proprio autogol dato che comprendono persone che fino a poco tempo fa erano molto vicini ad altri partiti. Di Maio dal canto suo commenta così: “Qualcuno ci ha deriso per questa scelta di presentare prima del voto la squadra di governo ma rideremo noi lunedì quando avremo il 40% e porteremo questa squadra al governo”.
Ecco la lista dei ministri qualora al governo dovesse andare il Movimento Cinque Stelle:
Passati ai raggi X i nomi dei candidati si sono scoperte alcune cose che non potevano non scatenare polemiche. Emanuela Del Re, come rivelato da La Stampa, è la figlia di un iscritto alla P2 di Licio Gelli, Michele Del Re. Salvatore Giuliano, ministro dell’Istruzione in pectore, è preside dell’Istituto Majorana di Brindisi ed era già noto per essere stato un grande sostenitore di Renzi e della sua riforma chiamata “buona scuola”. Paola Giannetakis, candidata al ministero dell’Interno, aveva sostenuto pubblicamente il “Si” al referendum voluto da Renzi e tanto osteggiato proprio dai Cinque Stelle.
A cura di Francesco Baglio