Sebbene si trattasse di un’occasione in cui i ricchi davano cifre in beneficenza per finanziare opere umanitarie, in realtà la festa era una copertura per permettere agli invitati di approfittarsi di giovani hostess opportunamente selezionate. La giornalista aveva ricevuto una soffiata da un’informatore nei giorni precedenti la cena di beneficenza e decisa a scoprire cosa succedeva all’interno del party più esclusivo di Londra si è finta un’aspirante hostess e si è presentata all’agenzia di casting di Caroline Dundridge. Sin dai primi casting la donna le disse che la festa a cui avrebbe partecipato, se selezionata, era una festa particolare al termine della quale alcune ragazze uscivano divertite ed altre disgustate, quindi le aveva consigliato di non informare il suo eventuale compagno di essere stata ingaggiata per un party esclusivo, ma per una cena di beneficenza.
Un giorno prima della festa, alle hostess è stata inviata una mail nella quale si chiedeva di indossare vestiti attillati e neri, con lingerie coordinata e scarpe sexy. Il perché di quelle richieste è stato subito chiaro all’interno della sala: la Marriage ha raccontato di ragazze palpate, di ragazze costrette a togliere la lingerie e girare nude, di altre molestate pesantemente nei bagni e di proposte indecenti. In seguito all’articolo la premier britannica Theresa May ha annunciato l’inizio di un’indagine approfondita.