Tripadvisor.com è un portale che riunisce migliaia di recensioni su ristoranti, alberghi, monumenti ed è considerato uno strumento utilissimo per tutti i viaggiatori 2.0. Ovvero è come avere migliaia di conoscenti che vi dicono la loro su un tale luogo o posto. Roba inimmaginabile anni fa. Utile? Indubbiamente. Affidabile? Dipende. Ossia bisogna essere consapevoli di vari aspetti: che un consiglio è per sua natura soggettivo, che l’oggettività la si può avvicinare, ma mai raggiungere, che le esperienze possono essere state sfortunate, che chi vi fornisce la recensione potrebbe essere distante anni luce dal vostro modo di fare e di intendere la comodità o i sapori, che la verità indiscutibile non esiste e che garantirla è di conseguenza impossibile. Poi è bene essere consapevoli anche che c’è chi ha interesse a far passare un giudizio positivo o negativo su un ristorante, un hotel o una pensione. Fra tante recensioni ci sono infatti anche quelle di chi vuole promuovere commercialmente un locale e quindi ne scriverà benissimo, o di chi al contrario vuole affondare un locale concorrente e quindi di conseguenza ne scriverà malissimo. D’altronde c’è sempre l’oste pronto a dirvi come è il vino. Quindi non fidatevi troppo dei locali che mostrano in vetrina l’adesivo ‘Tripadvisor’: non significa ‘quel locale è buono’, ma semplicemente quel locale è stato recensito. Ma la domanda cardine è come salvarsi da questo mare magnum di recensioni? Semplicemente rendendosi conto che ogni navigazione, sul mare come sul web, non è mai priva di incertezze e che i remi non si tirano mai in barca se non si vuole naufragare. Insomma, occhi aperti, attenzione alle recensioni troppo dicotomiche e poi arrendetevi con piacevolezza agli imprevisti, belli e brutti, dei viaggi. Viaggiare, d’altro canto, è così bello proprio perché è una scoperta continua.