Patrizia Pellegrino è tornata a parlare delle sue condizioni dopo la scoperta del tumore e l’operazione per la rimozione del rene.
Non è la prima volta che Patrizia rischia la vita: anni addietro, infatti, è stata costretta ad una delicata operazione a causa di una gravidanza extrauterina. In quella occasione le hanno dovuto rimuovere una tuba e un’ovaia ed è stata salvata per un soffio. Tempo dopo ha perso il primogenito Riccardo, il bimbo è nato poco dopo il parto. Patrizia se l’è vista brutta anche con la secondogenita Arianna: dopo il parto madre e figlia sono finite in rianimazione. Per fortuna entrambe si sono riprese ed oggi Arianna è diventata adulta.
Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI
Leggi anche ->Corsa d’urgenza in ospedale: Patrizia Pellegrino avrebbe un cancro ai reni
Il lato positivo della vicenda è che l’operazione è andata per il meglio e che adesso si può concentrare a riprendere la vita di tutti i giorni. Certo, al momento, permane un po’ di dolore e del fastidio per i punti di sutura nella zona in cui è stata effettuata l’operazione e che si dovrà rimarginare. Per il fastidio le ha dato un consiglio utile il marito dell’amica Samanta Togni: “In questi giorni è venuta a trovarmi la mia amica Samanta assieme al marito e lui mi ha consigliato di mettere una pancera contenitiva per fare assorbire il gonfiore”.
Leggi anche ->Patrizia Pellegrino, la confessione choc: “Mio figlio Riccardo è morto”
Nella recente intervista concessa a Grand Hotel, Patrizia non ha nascosto di essere rimasta scottata dalla recente scoperta e di avere adesso il timore costante che il tumore possa tornare. Proprio per questo ha cominciato un percorso psicoterapeutico che dovrebbe riuscire a sollevarle il morale e a farle vedere ancora il lato positivo. Analizzando quello che le è capitato, Patrizia afferma: “Credevo di aver già pagato il prezzo della mia felicità e invece no, è arrivata la tegola del tumore”, e aggiunge: “Penso che il destino continui a mettermi alla prova perché sa che non mollo, che sono forte come una leonessa”.