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Che cos’è il Trautonium: storia e funzionamento dello strumento di Peter Pichler

Al festival di Sanremo il musicista Peter Pichler si esibisce con il Trautonium. Ecco tutto quel che c’è da sapere al riguardo. 

Con la banda scatenata di Extraliscio in Italia (e al Festival di Sanremo) arriva il Trautonium, uno strumento musicale sconosciuto ai più che viene dalla Germania, così come il suo esecutore, Peter Pichler, di base a Monaco di Baviera. Vediamo più da vicino di cosa si tratta.

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Il Trautonium dalla A alla Z

“Il Trautonium – spiega il maestro Pichler in un’intervista alla Nazione – contiene una piastra metallica sotto una corda, quando le metto in contatto attivo un circuito elettrico per ottenere un suono che sembra scivolare, simile nella prassi a quello del violino. Non ci sono punti precisi come nel pianoforte. Come in ogni strumento ci sono le dinamiche: posso suonare forte, posso fare misure brevi o lunghe, così come lo staccato. Le persone che hanno pensato al Trautonium volevano creare un nuovo suono, una nuova idea”.

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La nascita di questo strumento, racconta ancora il musicista, risale agli “anni ’20 del secolo scorso: c’erano già gli aeroplani, le auto, così come le prime applicazioni dell’elettronica in musica. Gli ideatori pensarono a uno strumento importante da mettere a disposizione della musica classica, così come il Theremin. Berlino fu la culla del Trautonium e allora la capitale tedesca era una delle città più popolose e importanti del mondo. Furono investiti tanti soldi nel progetto, anche da parte della compagnia telefonica tedesca. Nacque così il primo strumento elettronico per la produzione di massa”.

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Uno strumento così interessante per la creazione musicale è stato tuttavia dimenticato dagli autori. “Penso che ci siano due ragioni principali – osserva Pichler -: innanzitutto la difficoltà di essere eseguito. Poi c’è il costo alto di produzione: è più conveniente procurarsi un moog. Ma la musica elettronica non ha tastiere: bisogna dimenticarle. Io sto capendo le possibilità del Trautonium dopo 20 anni di pratica”.

 

Enrico

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