Jeff Bezos ha deciso di lasciare il ruolo di CEO di Amazon: scopriamo perché l’ha fatto e cosa cambia dopo il suo addio.
Il 44% di aumento del fatturato si traduce in 125,6 miliardi di ricavi con profitti saliti di 7,2 miliardi rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Sono numeri importanti che danno l’idea di come Amazon sia diventata l’azienda leader del settore a livello mondiale e possa continuare a crescere. Proprio per questo motivo il suo fondatore Jeff Bezos ha deciso di lasciare l’incarico di Amministratore Delegato a Andy Jassy, attuale curatore del cloud e dei servizi web.
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Chiaramente l’addio al ruolo di CEO, che si completerà nell’ultimo trimestre di questo anno, non corrisponde ad un abbandono di Jeff alla compagnia. Bezos diverrà presidente esecutivo, il che gli permetterà di avere maggior tempo da concentrare nella ricerca di nuovi campi e nuove idee per fare crescere il brand e l’azienda. A spiegarlo è stato lui stesso nell’annunciare il cambio: “Nel mio ruolo di presidente esecutivo, intendo concentrare le mie energie e la mia attenzione su nuovi prodotti e iniziative”.
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In un secondo momento Bezos ha parlato dell’importanza delle invenzioni, spiegando: “Se viene fatta bene, un’invenzione, per quanto sorprendente, qualche anno dopo diventa normale. La gente comincia a sbadigliare. Ma quello sbadiglio è il più grande complimento che un inventore possa ricevere”. Trovare dunque l’invenzione su cui puntare e commercializzarla è l’obiettivo primario, poiché aggiunge ancora il CEO dimissionario: “Quando guardate i nostri risultati finanziari, quello che state vedendo in realtà sono i risultati cumulativi a lungo termine di quell’innovazione. In questo momento vedo Amazon al massimo della sua capacità di inventiva, e ciò lo rende un momento ottimale per questa transizione”.
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