Lello Ciampolillo ha votato la fiducia al governo al suono della sirena: scopriamo chi è il senatore “ritardatario”.
La votazione è stata contraddistinta anche da una veemente polemica. Al termine della seconda chiama, il senatore del gruppo misto Lello Ciampolillo ha chiesto di poter votare, ma in quel momento la presidente del Senato aveva decretato la fine della votazione. Dopo un consulto con i segretari, la Casellati ha deciso di ricorrere al “Var” per capire se il Senatore avesse avanzato la propria richiesta prima del gong. Le immagini hanno confermato che Ciampolillo era arrivato appena in tempo e che non era stato visto, dunque il suo voto a favore della fiducia è stato registrato come valido.
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Grazie al suo voto e a quello del Senatore Nencini (anche lui ammesso dopo l’esame delle telecamere) il governo ha ottenuto una maggioranza non relativa, sebbene ancora non assoluta (servivano 161 voti favorevoli). Intervistato dopo l’episodio, Ciampolillo ha spiegato che non era in ritardo, ma si è preso il tempo per decidere: “La dinamica è semplice: si può votare al termine della seconda chiama, ho chiesto di votare e ho votato, non sono arrivato tardi, si può votare fino alla fine. Ero sicuro di quello che stavo facendo e questa Nazione ha bisogno di un governo che operi e non di queste sceneggiate da Prima Repubblica”.
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Molti italiani, data la notorietà raggiunta in queste ore, si chiedono chi sia il senatore del gruppo misto. Nato nel 1972 a Bari, Lello Ciampolillo entra in politica nella sua città partecipando alle amministrative 2009 con il Movimento 5 Stelle. Eletto nel consiglio comunale, 5 anni più tardi si candida al parlamento con il partito fondato da Grillo. Viene eletto al senato e nel 2018 ottiene il secondo mandato come senatore. Lo scorso anno è stato espulso dal Movimento al termine dell’Istruttoria sul mancati rimborsi.
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