Si continua ad indagare a Crema per la morte del prof Pamiro, trovato deceduto all’interno di un cantiere lo scorso 29 giugno.
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In questi mesi si è indagato anche sulla pista della setta, ma allo stato attuale delle indagini non ci sono prove che possano condurre ai presunti colpevoli. Per fare chiarezza è stata effettuata un’autopsia sul corpo, ma i risultati ottenuti hanno creato ulteriori domande e non hanno dato risposte. L’esame ha confermato che la morte è avvenuta per un caduta da 5 metri in posizione prona. Il suo corpo però è stato trovato in posizione supina, il che fa pensare che qualcuno possa averlo spostato.
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Il primo a non credere alla possibilità che il figlio si sia suicidato è il padre, il quale ha trovato conferma nel risultato dell’autopsia: “Uno con la schiena rotta come fa a muoversi? Non ho dubbi sull’autopsia. Ne ho su come si possa conciliarla con la posizione del corpo. O si è mosso di 180 gradi con il rachide rotto o qualcuno lo ha trasportato oppure lo ha spostato. Sul corpo ci sono segni di trascinamento”.
Secondo l’uomo lo conferma il fatto che sono state trovate tracce di erba: “La perizia parla di filamenti di erba e di terriccio sui glutei, non sugli abiti. Come faceva ad avere i glutei sporchi e gli abiti puliti?“, si chiede l’uomo. Il legale della famiglia è convinto che bisogna andare a fondo alla vicenda e dichiara: “Prima di parlare di suicidio si dovrebbero svolgere tutte le indagini”.