Il presidente di Irbm ha assicurato che le prime dosi del vaccino sviluppato ad Oxford arriveranno in Italia nel mese di novembre.
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Di recente gli esperti hanno spiegato che lo stop temporaneo è stato dovuto all’insorgere di una mielite acuta in uno dei 50 mila volontari a cui è stato inoculato il vaccino. La mielite è un’infiammazione acuta di uno o più punti adiacenti al midollo spinale. Tuttavia i controlli hanno permesso di appurare che la pericolosa infiammazione non era collegata all’inoculazione del vaccino e dunque che il prosieguo della sperimentazione era da considerarsi sicuro.
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A questa buona notizia nelle scorse ore se n’è aggiunta una seconda: il vaccino giungerà in Italia a fine anno. A confermarlo è stato il presidente di Irbm, il laboratorio di Pomezia che ha collaborato allo sviluppo del vaccino. Intervistato da ‘Tgcom24’, Piero di Lorenzo ha dichiarato: “I primi 2-3 milioni di dosi del vaccino anti Covid dovrebbero arrivare all’Italia entro la fine di novembre se la sperimentazione in corso procederà positivamente”. Lo stesso ha poi aggiunto che saranno rispettate le tempistiche annunciate da ministro della Salute.