La nonna di Evan rivela nuovi inquietanti dettagli sulle terribili circostanze che hanno portato alla morte del bimbo di Modica.
Piange e urla dalla disperazione la nonna di Evan, il bambino di un anno e otto mesi di Rosolini arrivato morto, pieno di lividi, all’ospedale di Modica (Ragusa). “Me lo dovevano dare a me mio nipote, me l’hanno levato” dice Elisa Congiu ai microfoni di Repubblica tv, parlando a fatica. “L’ultima volta che l’ho visto era prima di Ferragosto, era malridotto il bambino, ma io lo dicevo agli assistenti sociali e non m’hanno creduto”.
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Il compagno della nonna di Evan, Roberto Amore, rivela ulteriori inquietanti dettagli. A suo dire, era noto da tempo che il bambino non stesse bene. Il piccolo “era pieno di lividi”, aveva “uno squarcio nell’orecchio” e “non riusciva neppure a camminare”. “Noi – racconta – l’abbiamo detto all’avvocato, l’abbiamo detto a tutti, abbiamo fatto i nostri passi, ma nessuno è intervenuto”. “Li abbiamo pregati di intervenire, di fare, di dire – aggiunge – abbiamo filmato tutto il dovuto perché il bambino era troppo maltrattato”. e un segno sull’orecchio”, spiega. Quanto alla madre, “si giustificava con scuse poco credibili, assurde, senza senso”.
EDS