La serie tv Nero a metà vede Claudio Amendola nei panni dell’ispettore di polizia Carlo Guerrieri: i dettagli sulla miniserie in onda oggi, 16 giugno
La miniserie di genere poliziesco Nero a metà ha come protagonista l‘ispettore di polizia Carlo Guerrieri, alias Claudio Amendola, e il suo vice, Malik Soprani, interpretato dall’attore Miguel Gobbo Diaz. La serie tv è stata da Rai fiction in collaborazione con Cattleya e Netflix e andrà in onda questa sera in tv su Rai 1 alle ore 21.25 per il quarto appuntamento con gli episodi 9 e 10.
Scopriamo insieme la trama del poliziesco.
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Il sarcasmo e lo spirito combattivo che accompagnano il personaggio interpretato da Claudio Amendola, l’ispettore di polizia Carlo Guerrieri, potrebbero facilmente delinearlo come un uomo tutto d’un pezzo. Oltre a questo, però, non è difficile notare come il protagonista della serie sia animato da buoni sentimenti e un senso del dovere capace di prevalere su ogni suo stesso pregiudizio o resistenza personale.
Carlo Guerrieri lavora, infatti, presso il commissariato del Rione Monti, a Roma, e finisce per scontrarsi quotidianamente con il suo compagno Malik Soprani, giovane vice ispettore che con lui si occupa delle indagini, e con sua figlia Alba Guerrieri, medico legale, nei confronti della quale è spesso troppo protettivo.
Il gestore di un ristorante, Hassan, viene assassinato e la squadra indagando si tende conto che nonostante l’attività desse bassi profitti la vittima era abbiente. Il denaro era legato all’attività parallela svolta con l’amante con la quale organizzava matrimoni per interesse fra donne italiane ed extracomunitari per far ottenere a questi ultimi la cittadinanza.
Parallelamente, nonostante l’ispettore Guerrieri non veda di buon occhio la relazione fra sua figlia e Malik, inizia ad abituarsi all’idea. Il ragazzo d’altro canto nella sua indagine con la Carta fà alcune scoperte fondamentali per capire chi sia stato a uccidere Bosca.
Il membro di una ricca famiglia viene ritrovato senza vita. La vittima è morta a causa di uno shock anafilattico scatenato da amoxicillina. Il primo sospettato per l’omicidio è Nicolò, fidanzato della vittima è intestata l’enorme eredità. Le cose però non sono assolutamente come sembrano. Carlo rintraccia Logarzo che, prima che morisse Bosca, spacciava droga insieme a lui. L’ispettore rivela a Muzo che Clara approfittava del suo ruolo in tribunale per rubare droga e consegnarla a Bosca perché la spacciasse. L’indagine di Malik e la Carta è a una svolta fondamentale quando viene fatto l’esame balistico ai proiettili della pistola che Carlo nascondeva in casa sua.
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