Kirk Butcher, 45 anni, stava tornando a casa quando è stato investito da un furgone guidato da un 23enne che voleva togliersi la vita: il frontale non gli ha lasciato scampo.
Kirk Butcher, 45 anni, di Ebbw Vale, nel Galles, stava tornando a casa dopo un turno di lavoro di 12 ore tre quando la sua auto, una Nissan Micra, è stata investita in pieno da un furgone Mercedes Sprinter guidato dal Thomas Hughes, 23enne automobilista che voleva togliersi la vita andandosi a schiantare contro un palo della luce. Per il malcapitato, purtroppo, non c’è stato nulla da fare: è morto sul posto sull’M4 vicino allo svincolo 25A a Newport (nella contea gallese di Gwent) nelle prime ore di domenica 5 aprile 2020.
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Oggi di fronte ai giudici della Cardiff Crown Court Hughes ha ammesso di aver causato la morte per guida pericolosa e di non essere riuscito a fermarsi in tempo. E ha confermato che il suo obiettivo era suicidarsi lanciandosi a 160 km/h contro un palo della luce.
“Kirk era un marito, un padre, un figlio e un fratello amante del divertimento – hanno dichiarato i suoi familiari dopo il tragico accaduto -. Era il papà di tre ragazze che adorava. Era un padre di famiglia che ha vissuto la sua vita al massimo, spesso godendosi le serate con sua moglie Janet e la sua famiglia. Era un costruttore di professione, quindi aveva una vasta cerchia di amici, era gentile e solidale e riusciva sempre farti sorridere. Mancherà moltissimo a tutti coloro che lo conoscevano”. Quanto a Hughes, proveniente da Cwmbran, nel Galles sud-orientale, è al momento sotto custodia cautelare: la prima sentenza è attesa per il prossimo 17 luglio.
EDS