Alessandro Mellera ha perso la sua battaglia contro la leucemia ed è morto a 20 anni. Gli amici e anche qualche professore lo ricordano con affetto.
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Mellera o “Melle” – come lo chiamavano gli amici – in quei giorni in cui il governo invocava il rispetto delle regole, scriveva: “Io sto a casa. Se non volete farlo per voi stessi pensate alle vostre famiglie, agli anziani, agli amici immunodepressi dei quali faccio parte in prima persona che è attualmente ricoverata. È importante, solo quando tutti rispetteremo le norme senza fare le bestie forse cambierà qualcosa”. Lui le regole le aveva sempre rispettate, anche quelle non scritte, cercando sempre di essere il più corretto e gentile possibile con tutti.
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Nel giorno in cui si è diffusa la notizia della sua morte, sono stati in tanti coloro che hanno voluto mettere per iscritto un ricordo o una semplice frase per onorare la vita di un ragazzo che era un esempio per di virtù per tutti. Tra quelli riportati da ‘La Provincia Pavese‘, colpisce quello di Lara, sua compagna di classe alle medie: “Eri un ragazzo davvero brillante, dolce, con un grande senso dell’umorismo e premuroso con tutti. Ricordo ancora quel pomeriggio passato insieme dopo scuola, avevamo mangiato un hamburger come piaceva a te e poi mi avevi fatto girare tutti i negozi di Pavia”.