Il lavoro di ricerca della task force sanitaria ha portato ad ipotizzare che il coronavirus fosse giunto in lombardia già a fine gennaio.
Leggi anche ->La leader anti-quarantena beffata dal coronavirus: “Sono positiva”
I risultati di quell’indagine sui casi e sulla sintomatologia presentata dai pazienti nei giorni che hanno preceduto il 21 febbraio, ha portato gli esperti a credere che già nel mese di gennaio ci fossero i primi casi. In base a quanto si legge sul ‘Corriere della Sera‘, la task force ha identificato come giorno 0 del contagio il 26 gennaio 2020. A quanto pare già allora c’erano stati 46 casi di coronavirus in Lombardia 19 dei quali a Milano, ma erano stati scambiati come la coda della stagione influenzale.
Leggi anche ->Voli aerei, fase 2 coronavirus: aumento record delle tariffe
Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI
In quel periodo, d’altronde, nessuno sapeva molto sulla pandemia che sta mettendo in ginocchio il mondo. Solo il 10 gennaio Pechino ha identificato il nuovo ceppo di coronavirus e solamente il 22 dello stesso mese è stata effettuata la quarantena della città di Wuhan. Era difficile pensare per chiunque che a distanza di pochi giorni il contagio fosse giunto anche da noi.
La storia del virus è stata ricostruita dagli esperti attraverso non solo le analisi dei dati, ma anche grazie alle testimonianze di molti pazienti certificati Covid: “Per tutti i pazienti certificati Covid a fine febbraio e che nella loro memoria, collocavano l’inizio dei sintomi molto indietro nel tempo, sarebbe stata identificata quella data, il 26 gennaio, come termine massimo oltre il quale non era possibile retrocedere i primi sintomi”.