Il numero uno del Consiglio Superiore della Sanità Franco Locatelli ha spiegato che il ritorno a scuola andrebbe fatto solo a partire da settembre.
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La sensazione si sta tramutando in certezza con il passare dei giorni. Il lockdown è stato prorogato fino al 3 maggio e la fase due prevede un lento rientro alle attività lavorative. Inoltre è chiaro ormai che vadano in ogni caso rispettati i criteri della distanza interpersonale, distanza che per essere rispettata comporterà una ristrutturazione del numero di alunni possibile per classe.
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Nell’ultima puntata di ‘Che tempo che fa‘, il numero uno del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, ha di fatto bocciato l’ipotesi di un ritorno tra i banchi a maggio: “Personalmente in questo momento credo che si possa pensare di posporre l’apertura delle scuole all’inizio del prossimo anno scolastico, ma è una scelta che spetta al Governo e al ministro dell’Istruzione”. Se il parere degli esperti è questo, difficilmente il ministro dell’Istruzione deciderà per il ritorno in classe. Dunque come si concluderà l’anno scolastico?
Secondo quanto previsto dal decreto ministeriale approvato ad inizio aprile, gli esami di terza media non si terranno e tutti gli studenti dalla prima elementare al quarto anno di liceo verranno promossi direttamente all’anno successivo, con votazione decisa dagli insegnanti sulla base dei risultati sinora ottenuti. Per quanto riguarda gli esami di Maturità si procederà esclusivamente con un esame orale che potrà essere effettuato anche da casa.