Coronavirus: l’Iss ha spiegato che se il trend in calo di questi giorni dovesse confermarsi nei prossimi, si potrebbe cominciare a pensare alla fase 2.
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Ciò nonostante il numero uno dell’Isituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, ha aperto ieri un barlume di speranza, spiegando che: “La curva ha iniziato la discesa, così come il numero dei morti. Se questi dati si confermano, dovremo cominciare a pensare alla fase 2”. Sembrerebbe insomma che si è giunti finalmente al picco di cui si parla dall’inizio dell’emergenza e che per il momento ci troviamo in quella fase stazionaria che precede la discesa della curva verso dati rassicuranti.
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Il fatto che i dati lascino intravedere una speranza di uscire da questa crisi sanitaria, non significa che il pericolo è scampato e che si possa abbassare la guardia. Su questo punto è stato molto chiaro Brusaferro a scanso di equivoci. I dati dimostrano semplicemente che le misure di contenimento intraprese stanno dando gli effetti sperati e che bisogna perseverare affinché si giunga finalmente ad una situazione di basso rischio. Lo ha sottolineato Angelo Borrelli: “Queste buone notizie non ci devono portare ad abbassare la guardia”, e confermato anche Franco Locatelli: “Non devono essere lette come un messaggio che il pericolo è scampato, non è scampato nulla”. Il messaggio è chiaro: teniamo duro, perché se ci riusciamo potremmo sconfiggere il covid e tornare ad una vita più normale.