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Renzo Arbore: “Ho avuto una broncopolmonite, sono rimasto a casa 40 giorni”

Renzo Arbore ha rivelato a ‘Un Giorno da Pecora’ di aver avuto una broncopolmonite nel periodo di Natale e che ha paura ad uscire di casa.

Renzo Arbore è una vera e propria istituzione per i napoletani e per la musica in generale. Raggiunto da ‘Un giorno da Pecora‘, il cantautore ha voluto mandare un messaggio a i napoletani, chiedendo loro di non sottovalutare il Coronavirus e rimanere in casa. Lui ha preso molto seriamente le restrizioni imposte dal governo, anche perché nel periodo di Natale è stato costretto a lottare contro una fastidiosa broncopolmonite che lo ha costretto a letto per 40 giorni.

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Parlando delle sue condizioni fisiche Arbore precisa: “Adesso sto bene”, quindi racconta i problemi affrontati nei mesi precedenti: “Come vivo questo momento segnato dal Coronavirus? Sono molto preoccupato. Ho avuto la broncopolmonite a Natale, sono stato 40 giorni chiuso ma sono guarito. Ora sto benissimo ma avendo avuto quella complicazione devo stare molto attento a non uscire”. Quindi aggiunge: “L’ultima volta sono uscito un mese fa”.

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Renzo Arbore: “Il Coronavirus? Peggio la guerra”

Quando i conduttori gli chiedono se sia peggio la quarantena da Coronavirus o la guerra, il cantautore non ci pensa nemmeno e dice: “Non c’è paragone, la guerra è la cosa più brutta del mondo. C’era il coprifuoco, noi bambini eravamo terrorizzati. La guerra la è peggiore iattura che si possa vivere”. Ciò nonostante invita i napoletani a non sottovalutare l’epidemia. Nei giorni scorsi, infatti, sono emersi alcuni filmati che mostrano alcuni cittadini campani comportarsi come se le restrizioni non ci fossero. A loro dice: “Devono esser molto attenti, non si può uscire! – quindi ironizzando aggiunge – Dico soprattutto agli amici napoletani: evitate il lanciafiamme di De Luca!”.

Fabio

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