Stando ai risultati di uno studio dell’Imperial College, in Italia il numero di persone infettate si aggirerebbe sui 6 milioni.
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Il dato ancora più positivo in realtà è quello riguardante il numero dei guariti: ieri sono stati dimessi 1.590 pazienti (il numero più alto da quando è iniziata l’epidemia). I dati negativi permangono e riguardano il numero di decessi, salito ad un totale di 11.591, con un incremento giornaliero di 812 vittime (il giorno prima erano stati 756). Poi c’è il totale dei contagiati che ieri ha superato quota 100.000, attestandosi al secondo posto a livello mondiale per numero: solo negli Stati Uniti ci sono numeri più alti.
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Stando a quanto riportato da Roberto Burioni sul suo ‘Medical Facts’, il numero dei contagiati sarebbe ben più alto di quello ufficiale. Tale indicazione era emersa già qualche giorno fa quando si parlava di “casi sommersi” in Lombardia, con Borrelli che riteneva possibile che ci fosse un numero di positivi 10 volte superiore a quello riportato nei dati ufficiali. Il numero a cui fa riferimento il virologo, però, è decisamente più alto di quello della precedente stima e arriverebbe fino a 60 volte il numero dei contagiati ufficiali.
Burioni riporta semplicemente i dati di uno studio condotto dai ricercatori dell’Imperial College di Londra. Secondo gli esperti britannici il contagio in Italia avrebbe colpito circa il 9,8% della popolazione, ovvero circa 6 milioni di persone. Un dato che spaventa, ma che potrebbe anche stare ad indicare un tasso di mortalità decisamente più basso rispetto a quello indicato.