Ci sono volte in cui la cattiveria umana supera qualsiasi immaginazione e si poggia esclusivamente sul pregiudizio e l’ignoranza. Questo è il caso di una famiglia che in Calabria, a Vibo Valentia, ha insultato senza motivo tre ragazzi affetti dalla sindrome di down. L’episodio di intolleranza e cattiveria gratuita viene raccontato dal quotidiano online ‘Open‘, a cui la madre di uno dei ragazzi si è rivolta per denunciare l’accaduto.
I tre giovani erano andati lo scorso 23 dicembre a mangiare una pizza in un locale. Accanto a loro, ad un tavolo di distanza, c’erano due accompagnatori: il responsabile dell’associazione ‘Club dei Ragazzi – Gruppo per l’autonomia dei ragazzi down‘ e la madre di uno di loro. Appena seduti i giovani ordinano degli antipasti, tre pizze e tre birre. Quando giungono gli antipasti uno di loro si affoga e comincia a tossire, nulla che non possa essere risolto da un sorso di birra. Insomma, nessun comportamento che possa dare fastidio a qualcuno.
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Poco dopo una famiglia, mamma, papà e figlia, si alza dal tavolo accanto a quello dei ragazzi palesemente infastidita. La madre si avvicina al cameriere e con tono alterato gli dice: “Capisco che sono malati ma in un locale non possono starci, ci fanno vomitare“, quindi aggiunge: “a Roma queste cose non succedono”. Una reazione assurda, priva di senso, che fa capire come ci sia ancora molto lavoro da fare per educare le persone al rispetto.
I tre ragazzi fanno parte dell’associazione calabrese che punta a rendere indipendenti i ragazzi down. Il progetto era nato grazie ad un finanziamento comunale, ma da diverso tempo va avanti con le forze dei suoi ideatori. I giovani sono spronati a compiere dei piccoli gesti da soli, per poter diventare indipendenti.
Fabio Scapellato