Il giallo della bambina siriana rapita dal padre nei giorni scorsi: ritrovata in Danimarca grazie all’impegno della polizia, sta bene.
Sembra avere un lieto fine la vicenda della bambina di origine siriana rapita il 20 dicembre scorso a Milano dal padre. L’uomo, il siriano Maher Balle, già l’aveva rapita tre anni fa e l’aveva portata nel suo Paese d’origine. La piccola adesso è stata rintracciata dagli uomini della squadra mobile di Milano e da quelli dello Scip della Polizia.
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La bambina rapita dal padre si trovava in Danimarca. Attualmente si trova in una struttura della polizia del posto. La piccola vittima è stata affidata alla madre dopo la separazione dei genitori. La vicenda ha avuto una vasta risonanza mediatica. Gli investigatori hanno rintracciato padre e figlia grazie alla geolocalizzazione del cellulare. Il padre della bambina deve rispondere adesso di sottrazione di minore.
A quanto pare, il genitore si era impossessato della bambina all’uscita di scuola, senza che nessuno si opponesse, forse anche inconsapevole di quanto avveniva. Padre e figlia erano ad Aarhus, la seconda città della Danimarca. L’avvocato Angelo Musicco, che difende gli interessi della madre della piccola, Mariana Veintimilla, 53 anni, ecuadoriana, sottolinea: “La cosa più assurda è che poteva liberamente vedere sua figlia”. Sulla vicenda è intervenuta anche il ministro dell’Interno Lamorgese: “Sono orgogliosa per il lavoro e la professionalità della squadra Mobile di Milano e dello Scip della Criminalpol”. La polizia, prosegue, “ha fatto il regalo di Natale più bello a una mamma distrutta dal dolore e dall’angoscia per tre lunghissimi giorni”.
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