Il presidente della Valle d’Aosta indagato per voto di scambio nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Torino sul condizionamento da parte della ‘ndrangheta delle elezioni 2018.
La notizia è di quelle che non arrivano certo tutti i giorni nella quieta e ridente Valle d’Aosta. Ed è anche per questo che ha immediatamente assunto un rilievo nazionale. Il governatore regionale Antonio Fosson è indagato per scambio elettorale politico mafioso nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Dda di Torino sul condizionamento delle elezioni regionali 2018 da parte della ‘ndrangheta. L’accusa di cui deve rispondere è gravissima e getta un’ombra pesante su tutto il suo operato da governatore.
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Antonio Fosson non è l’unico politico locale di altissimo livello finito nel mirino dell’antimafia. Per lo stesso reato sono infatti indagati anche diversi assessori e consiglieri regionali. Dopo questa svolta nell’indagine condotta dai Carabinieri di Aosta la maggioranza regionale è pronta ad aprire la crisi in Valle d’Aosta.
I principali accusati nell’inchiesta sul condizionamento delle elezioni sarebbero il presidente Antonio Fosson e tre assessori, secondo quanto emerso al termine di un summit a palazzo regionale durato oltre un’ora. “A livello giudiziario – dichiara intanto Patrizia Morelli (Alliance Valdotaine) – non conosciamo le posizioni personali dei coinvolti e ognuno avrà modo di chiarire. A livello politico utilizzeremo la giornata per un confronto con i movimenti. Saranno valutate tutte le ipotesi e domani mattina avremo una risposta”. E a chi le chiede quale sia il clima in maggioranza risponde: “Buono, compatibilmente con la gravità della situazione”.
EDS