Era il 2015 quando l’allora 22enne Ben Wilson torna a casa e trova il padre in preda ad un attacco d’ira causato dall’alcol. L’uomo teneva in mano un coltello da cucina e minacciava la moglie di morte. Non era la prima volta che il ragazzo assisteva ad un atto di violenza del padre, poiché andava su tutte le furie ogni qualvolta si ubriacava. Solitamente Ben cercava semplicemente di separarli, ma in quel caso la rabbia gli ha offuscato la mente e dopo aver preso un martello ha colpito il padre per 8 volte.
Quella sera stessa il padre è stato portato in ospedale, dov’è rimasto in coma per un periodo a causa del trauma cerebrale causato dall’aggressione del figlio. Ben invece è stato arrestato e successivamente condannato per tentato omicidio. I giudici, considerata la situazione e la fedina penale pulita del ragazzo, hanno optato per la pena minima: 6 anni. Scontati 4 anni di carcere, il ragazzo è uscito per buona condotta ed ora può finalmente andare avanti con la sua vita.
Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI
Ciò nonostante non ha rimorsi, perché la situazione in cui si trovavano lui e sua madre era senza vie d’uscita: “Ero arrivato al punto da temere ogni notte pensano ‘Cosa farà la prossima volta?‘. Quando ti alzi la mattina il tuo primo pensiero non può essere ‘Oggi morirò o capiterà alla mamma?‘. Il conflitto nel suo animo era ed è tuttora forte, ma la paura di quello che sarebbe potuto succedere lo ha fatto agire d’istinto: “Mio padre era il mio migliore amico, ma quando beveva era il diavolo. E’ entrato in depressione quando è morto il nonno, io avevo 13 anni. Ha cominciato a bere e mia mamma lo affrontava, dunque cominciava la lite. Era diventata la norma”.