Nella tarda serata di ieri, a causa di forti raffiche di vento a 100 km/h, il livello dell’acqua ha raggiunto i 187 cm a Venezia. La città lagunare è stata completamente allagata, il che ha causato disagi enormi agli abitanti. A causa dell’eccezionale livello del acqua è stata registrata una vittima nell’Isola di Pellestrina, una delle lingue di terra che separano il capoluogo veneto dal mare. L’uomo, un pensionato di 68 anni, è stato fulminato in seguito ad un cortocircuito elettrico generato proprio dall’allagamento dell’abitazione.
Dal comune è stata diramata l’allerta, onde evitare che l’alta marea causi ulteriori vittime. Le scuole rimarranno chiuse oggi 13 novembre e si valuterà la situazione nella giornata di domani per verificare se sia necessario prolungare il procedimento. Il rischio è che il livello dell’acqua si alzi ulteriormente, già ieri si è giunti a quasi 190 cm, la seconda soglia più alta dal 1923, seconda solo all’alluvione del 1966.
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La situazione è grave, ieri sera gran parte della città, dalla zona del Rialto a Piazza San Marco, era sommersa da oltre un metro d’acqua ed era impossibile attraversarla. Inoltre l’eccezionale alta marea ha causato black out in varie zone. A controllare la situazione la Polizia municipale ed il sindaco Luigi Brugnaro, il quale ha lanciato una richiesta d’aiuto al governo: “Chiediamo al governo di partecipare e di capire a che punto è l’organizzazione del Mose che qui si rischia di non farcela più”.
Al di là della costruzione del Mose verrà chiesto aiuto per affrontare le conseguenze dell’alluvione: “Chiederemo stato di crisi. Cittadini e imprese raccolgano materiale utile a dimostrare danni subiti. Nei prossimi giorni comunicheremo modalità per richiesta di contributo”.