Morire a vent’anni per colpa delle buche di Roma. E’ quanto accaduto a Luca Tosi Brandi (e a molte altre vittime della mancata manutenzione stradale). Ecco la sua storia.
Il 12 dicembre 2018 Luca Tosi Brandi, 20 anni, stava tornando a casa dopo aver preso un bel voto a un esame all’università. A un certo punto una delle ormai tristemente note “buche” delle strade di Roma gli avrebbe fatto perdere il controllo della sua moto. Lo schianto è stato violentissimo e, purtroppo, per lui non c’è stato scampo.
Luca Tosi brandi studiava Scienze Infermieristiche e quel maledetto giorno aveva preso 29 a un esame. Sognava di aiutare e assistere gli altri come faceva da sempre con il fratello più grande affetto da una grave patologia. La mattina di mercoledì 12 dicembre 2018, salutata la fidanzata e i professori, è salito in sella alla sua Yamaha R125, ha imboccato via di Labaro a Roma Nord, una strada che conosceva poco e su cui ha trovato la morte. La sua vita è stata troncata all’improvviso come nessuno mai si sarebbe aspettato.
“Si vede il ragazzo che arriva in motorino, entra in una buca al centro della strada. E in quel momento inizia a perdere il controllo del mezzo e va purtroppo a schiantarsi contro lo spigolo di una villa”: questa la ricostruzione del terribile incidente fornita da Domenico Musicco, il legale della famiglia di Luca Tosi Brandi, ai microfoni delle Iene. In effetti, guardando il video sembrerebbe che il ragazzo abbia perso il controllo del mezzo subito dopo che la ruota anteriore è entrata in una buca: “La colpa è dell’Amministrazione”, conclude il legale.
“Io non ho più riabbracciato mio figlio, l’ho visto poi dentro a un sacco”, dicono i genitori, che ora chiedono giustizia e misure concrete per evitare il ripetersi di altre tragedie come quella costata la vita al povero Luca. Ma sulle strade di Roma si continua a morire.
EDS