Abbiamo parlato in diverse occasioni dei casi di malattie polmonari legate all’utilizzo di sigaretta elettronica che si stanno verificando negli Stati Uniti. L’ultimo emerso sui media e sui social è quello di Simah Herman, 18enne di New York che ha rischiato di morire a causa dell’accumulo di liquido nei polmoni. La ragazza ha raccontato di aver cominciato a svapare quando aveva 15 anni. Ad introdurla al vizio è stata la sua baby sitter che le ha fatto provare un liquido al mango.
Il sapore fruttato l’ha indotta a cominciare a fumare e per tre anni non ha mai smesso. Era arrivata al punto da farsi un paio di tiri ogni 15 minuti e quando provava a smettere il nervosismo era tale da indurla a ricominciare. Qualche settimana fa ha avvertito difficoltà a respirare e si è fatta portare in ospedale dal padre. I medici inizialmente pensavano avesse contratto una polmonite, ma dalla radiografia è emerso un versamento di liquido nei polmoni. Simah è stata indotta al coma farmacologico e per giorni ha rischiato di non svegliarsi.
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Per fortuna Simah si è risvegliata dal coma ed il peggio sembra passato. La ragazza, però, si è svegliata con l’intento di avvertire gli altri sul possibile rischio che comporta l’utilizzare la sigaretta elettronica. Appena sveglia si è fatta portare un pennarello ed un foglio di carta per scrivere: “Voglio cominciare una campagna contro lo svapo” ed in un’altro “Questo non è causa dello svapo ma di una polmonite che mi ha salvato la vita, lo svapare mi avrebbe ucciso”. Dopo aver scritto i cartelli la ragazza si è fatta scattare due foto successivamente postate su Instagram.
Dopo l’ennesimo caso, in Gran Bretagna un medico ha chiarito che non ci sono prove per asserire con certezza che i casi siano legati alla sigaretta elettronica. Come spiegato per i precedenti, la causa dovrebbero essere i liquidi fatti in casa, comprati in strada o su internet. Il medico, infatti, asserisce: “Questo non capita in Gran Bretagna dove sono venduti prodotti alla nicotina sotto controllo. A differenza degli Stati Uniti, tutti i prodotti da utilizzare con la e-cigarette sono regolamentati secondo criteri di qualità e sicurezza dall’Agenzia di Medicina e Salute”. Lo stesso accade in Italia e nei Paesi membri dell’Unione Europea.