Un bimbo di 3 anni è stato salvato da una vera e propria “Casa degli orrori” a Newark, in New Jersey. Il piccolo viveva con la madre, altri 5 adulti e altri 5 bambini. Secondo quanto emerso dalle indagini della polizia era spesso vittima di abusi, sia da parte degli adulti che da parte dei bambini (incitati a colpirlo dagli adulti). Questa storia di violenza e abuso è emersa solo dopo che il piccolo è finito in ospedale per una grave ustione.
A quanto pare il bambino non era riuscito a trattenere la pipì fino al bagno e l’aveva fatta sul pavimento di casa. La madre, per punirlo, l’ha quindi costretto a spogliarsi e lo ha portato in bagno. Nel frattempo ha riscaldato dell’acqua in un pentolino e quando è arrivata all’ebollizione l’ha versata sui genitali del bambino ustionandolo.
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La ferita causata dall’acqua bollente ha costretto la donna a portare il figlio in ospedale. Quando gli è stato chiesto cosa fosse successo, questa ha detto che si è trattato di un incidente. I medici, però, hanno notato che sul corpo del bambino c’erano diversi lividi ed hanno chiamato la polizia. Dalle indagini è risultato che il bimbo viveva in un appartamento squallido e sporco. Inoltre gli assistenti dell’asilo in cui era iscritto hanno raccontato agli agenti del modo violento in cui lo trattava la madre.
Dagli interrogatori è emerso anche che il bambino era soggetto a costanti vessazioni e brutalità da parte di tutti gli inquilini. Le testimonianze hanno portato la polizia a chiedere l’intervento dei servizi sociali per il piccolo e per gli altri bambini presenti in casa. Gli adulti, invece, sono stati accusati di violenza e abuso di minore e sono stati arrestati.