Tragedia nella notte a Orta Nova (Foggia) dove in una delle abitazioni del centro è andato in scena un omicidio-suicidio. Autore del gesto estremo è stato Ciro Curcelli, agente penitenziario di 53 anni. Secondo quanto riportato dalla cronaca locale, l’uomo ha atteso che i suoi familiari andassero a letto e si addormentassero, poi, verso le 2 di notte, ha sparato alla moglie e alle due figlie. Dopo aver tolto la vita alle persone che amava, l’agente ha chiamato i Carabinieri per informarli di quanto aveva appena fatto. Chiuso il telefono si è puntato la pistola alle tempie ed ha fatto fuoco.
Una tragedia, quella avvenuta questa notte, che non trova spiegazioni. I carabinieri intervenuti sul luogo dell’omicidio-suicidio, infatti, non hanno trovato biglietti o messaggi che aiutassero a capire il motivo di quel gesto. Episodi come questo, però, capitano sempre più di frequente, solo una settimana fa un insegnante in pensione ha ucciso la moglie mentre dormiva e poi ha cercato di suicidarsi.
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Su ‘Tgcom 24‘ sono riportate le parole del fidanzato della figlia più grande dell’agente, Marco (18 anni). Il ragazzo spiega che in un anno e mezzo di frequentazione non è venuto a conoscenza di problemi familiari: “Sapevo che erano brave persone, tranquille senza problemi. Non mi ha mai parlato di nulla o di problemi familiari”. Marco spiega inoltre che ormai era fidanzato con Valentina da un anno e sette mesi e, sebbene non conoscesse di persona i genitori, era a conoscenza di molti dettagli della vita familiare. Quelle volte che la fidanzata era dispiaciuta o preoccupata lui era al suo fianco: “Quando Valentina aveva problemi, io ero al suo fianco per affrontarli e rimaneva sempre con il sorriso”.