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Napoli, piccolo Gabriele: trovato donatore di midollo osseo

C’è una speranza in più per il piccolo Gabriele: i medici hanno trovato il donatore di midollo osseo compatibile e potrà essere operato.

C’era una possibilità su centomila di trovare un donatore di midollo osseo compatibile al 100% con il piccolo Gabriele, eppure nelle scorse ore i medici lo hanno trovato. Adesso questo bambino di due anni affetto da una malattia genetica rarissima (solo 20 casi nel mondo) può guardare al futuro con speranza. Il bimbo è affetto da anemia sideroblastica con immunodeficenza delle cellule B. Questo comporta un costante stato febbrile e l’impossibilità per il bambino di avere uno sviluppo regolare.

Nei mesi scorsi il piccolo Gabriele era stato sottoposto ad una terapia biologica che sembrava dare dei risultati. A luglio i miglioramenti erano stati tali che facevano ben sperare. I medici avevano spiegato ai genitori che se i miglioramenti fossero rimasti costanti non ci sarebbe stato bisogno del trapianto di midollo osseo. Purtroppo, però, ad agosto le condizioni fisiche del bambino sono peggiorate nuovamente.

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Trovato il donatore di midollo osseo per il piccolo Gabriele

La situazione era disperata, ma i genitori non si sono mai abbattuti e attraverso la pagina “Little Hero” hanno continuato a cercare qualcuno che potesse donare il midollo al figlio. Poche ore fa la splendida notizia: è stato trovato il donatore compatibile al 100%. Il bambino verrà operato il mese prossimo agli Spedali Civili di Brescia. A comunicare la straordinaria notizia è il padre del piccolo, Costanzo, che ha ‘Tgcom 24‘ dice: “Non sappiamo chi sia, non sappiamo da dove venga, ma c’è e non si è tirato indietro. Noi di questo lo ringraziamo”.

Adesso il piccolo Gabriele dovrà affrontare un periodo di ricondizionamento: i medici lo sottoporranno a delle cure chemioterapiche per azzerare il suo midollo. Questa fase è necessaria per permettere al corpo di accettare il trapianto di cellule staminali emopoietiche che dovrà affrontare. Il rischio altrimenti è che l’organismo le rigetti e che le sue condizioni peggiorino drasticamente. Un operazione simile era stata compita alla fine del 2018 sul piccolo Alex, in quel caso tutto è andato per il meglio. Un altro motivo per i genitori di essere ottimisti.

Fabio Scapellato

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