Nel 2017 la famiglia Mussolini aveva deciso di chiudere l’accesso alla cripta di Benito, in quanto monumento privato. Da quel giorno l’accesso alla tomba del capo carismatico del fascismo è stato concesso solo in rare occasioni, come lo scorso 13 giugno per il 136° anniversario della nascita. Il neo sindaco di Predappio, rappresentante di una lista civica di centro destra appoggiata da Lega, FdI e FI, ha però voluto fortemente che il monumento fosse nuovamente riaperto al pubblico.
Roberto Canali, ha infatti messo la riapertura della cripta tra i punti del suo programma elettorale e dopo l’elezione avvenuta lo scorso maggio si è messo in contatto con la famiglia Mussolini per mantenere la promessa. L’accordo è stato trovato due giorni fa dopo un incontro tra il sindaco e il pronipote di Benito, Caio Giulio Cesare Mussolini (recentemente candidato da FdI).
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La conferma della riapertura della cripta è stata data anche dalla nipote Alessandra Mussolini. L’ex europarlamentare ha scritto sui social che ci si trova dinnanzi ad una svolta imminente. L’obbiettivo del sindaco è quello di favorire il turismo, visto che la cripta di Benito Mussolini attira ogni anno un buon numero di turisti. Tutti felici? Non proprio, visto che la decisione non è stata gradita dall’Anpi: il segretario dell’associazione dei partigiani del Lazio, Fabrizio De Sanctis, ha infatti definito la riapertura della tomba di Mussolini un fatto fuori dal mondo. Una dichiarazione che non è piaciuta ad Alessandra, la quale ha risposto in questo modo: ” L’Anpi stia zitta. Proprio loro avevano violato la cripta andando con il sindaco a fare un comizio”.