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Versace nella bufera in Cina: le t-shirt causano un incidente diplomatico

Il noto brand di moda Versace è finito nella bufera in Cina per aver messo in vendita delle t-shirt con un’indicazione geopolitica sbagliata.

Non è un periodo felice per i noti brand italiani della moda in Cina. Dopo le polemiche per lo spot pubblicitario di Dolce&Gabbana in cui una splendida modella cinese mangiava un cannolo siciliano con una voce fuori campo che alludeva a pratiche sessuali orali (i due soci sono stati costretti a chiedere scusa in cinese), adesso nella bufera ci è finito il brand Versace. Il motivo del contendere sono le nuove t-shirt della linea “Città del Mondo” in cui è indicata anche la nazione (Milano-Italia, Pechino-Cina etc).

Queste magliette estive costano 380 euro l’una, ma il motivo della contestazione non è il prezzo dei capi bensì un errore grossolano nell’intestazione geografica di alcune delle città. Versace infatti ha venduto in Cina delle magliette che portavano la dicitura “Hong Kong – Hong Kong” e “Macao – Macao“, attribuendo a queste città lo status di repubbliche a sé stanti rispetto alla Cina. Entrambe le regioni sono a regime speciale, ma sia Hong Kong (restituita alla Cina nel 1997) sia Macao (restituita alla Cina nel 1999) fanno parte del Paese asiatico.

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Versace ritira i capi di vestiario contenenti gli errori

L’errore storico-politico-geografico non sarebbe stato così grave se la questione autonomia non fosse così sentita in Cina. Sia Macao che Hong Kong rivendicano la piena autonomia e in quest’ultima regione ci sono proteste veementi che vanno avanti da qualche mese. L’errore dunque è stato visto come una forma di sostegno alle rivendicazioni politiche delle due regioni ed ha fatto infuriare milioni di cinesi.

Le conseguenze sono state durissime, l’hashtag “Versace sospettato di sostenere la secessione di Hong Kong e Macao” ha generato 400 milioni di visualizzazioni, la modella e attrice cinese Yang Mi (testimonial di spicco di Versace) ha deciso di sciogliere il contratto con la casa di moda ed ha dichiarato di ritenersi offesa da quanto accaduto e Donatella Versace è stata costretta a scusarsi personalmente sul web. Infine i capi di vestiario sono stati ritirati dal mercato causando una perdita economica per l’azienda. Il danno più grosso, però, è quello d’immagine, visto che l’accaduto potrebbe rovinare le vendite del brand sul lungo, oltre che sul breve, periodo.

Fabio

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