La giornata di ieri ci ha mostrato nuovamente Piazza Affari in difficoltà: dopo aver perso l’1,30% nella giornata di lunedì, la Borsa di Milano ieri ha perso ulteriormente cedendo lo 0,68% in chiusura. Se l’andamento negativo nella giornata di lunedì era stato seguito da un aumento dello spread (giunto a quota 208 punti), ieri l’indice che indica la differenza tra il debito italiano e quello tedesco ieri ha avuto un comportamento stabile aprendo e chiudendo la seduta a quota 205 punti.
A partire da settembre potrebbero verificarsi degli eventi politici ed economici che influenzino negativamente lo spread italiano (ecco come funziona), ma per il momento il valore dovrebbe rimanere stabile e non corriamo il rischio di osservare un aumento vertiginoso come quello dello scorso anno. Se la politica di agevolazione economica intrapresa dalla Bce dovesse continuare anche nei prossimi mesi, inoltre, il differenziale tra Btp e Bund non dovrebbe superare i 230 punti per il resto del 2019.
Ecco un grafico live attraverso il quale potete seguire in tempo reale l’andamento dello spread (Borse.it)
Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI
Giornata sostanzialmente positiva anche per gli altri Paesi Europei, i quali hanno fatto registrare un miglioramento del proprio spread o sono rimasti più o meno stabili. La Danimarca ad esempio ha visto un piccolo miglioramento ed ha chiuso con un differenziale di debito a 3.7, decisi passi in avanti per i Paesi Bassi (11.5) e per il Belgio (33). Stabile lo spread di Austria e Francia, rispettivamente a 22.8 e 26.7 punti, mentre peggiora leggermente quello della Finlandia che ha chiuso a 28 punti. Leggeri miglioramenti anche per Slovenia (48.4), Irlanda (59.6) e Spagna (71), mentre il Portogallo oscilla sempre intorno a quota 80 punti.