Il 26 maggio si terranno le elezioni europee, evento tra i più importanti sin dalla fondazione dell’Unione europea. Scopriamo insieme in cosa consisteranno e cosa cambieranno.
Domenica 26 maggio 2019 tutti gli italiani saranno chiamati alle urne per eleggere i deputati che andranno a comporre il futuro Parlamento europeo, struttura situata a Bruxelles, per i prossimi cinque anni. Seguendo le norme ufficiali, ogni Stato membro può selezionare un massimo di 96 europarlamentari e un minimo di 6. Una proposta legislativa dello scorso febbraio a portato ad una riduzione dei seggi – passati da 750 a 705 – dopo la passata e famigerata Brexit. I risultati andranno inevitabilmente ad influenzare l’elezione del Presidente della Commissione europea: questo circuito elettorale, che vede presidente il candidato dello Stato che ha ottenuto più voti, viene chiamato Spitzenkandidat (candidato speciale, ndr). Il Parlamento europeo è uno degli organi più importanti dell’Unione europea: stabilisce leggi internazionali (norme legate alla nostra vita di tutti i giorni, dallo sviluppo regionale fino alla gestione dei commerci, e le spese dell’Ue.
Saranno chiamati alle consultazioni elettorali tutti i cittadini aventi diritto al voto di tutti gli Stati dell’Unione Europea. Questa sarà la nona volta che i cittadini dell’Ue si recheranno alle urne per eleggere i rappresentanti del Parlamento europeo. Possono votare tutti i cittadini italiani iscritti alle liste elettorali del proprio comune che avranno compiuto il 18º anno di età entro la data delle elezioni. Sono possibili elettori anche i cittadini stranieri che , a seguito di specifica richiesta, abbiano ottenuto l’iscrizione nell’apposita lista elettorale. Il voto di lista si esprime tracciando sulla scheda, con la matita che vi verrà assegnata al seggio, un segno X sul contrassegno corrispondente alla lista. È possibile esprimere fino a tre preferenze per candidati della stella lista (nel caso in cui si esprimano tre preferenze, è obbligatorio scegliere candidati di sesso diverso). Gli elettori italiani risiedenti all’estero che non hanno intenzioni di votare per i membri dello Stato ove risiedono, possono votare per l’elezione di euro-membri appartenenti all’Italia: il voto è attuabile in sezioni adibite come i consolati d’Italia, gli istituti di cultura, le scuole italiane e gli altri locali adibiti all’evento. Lo scrutinio inizierà per tutti in maniera contemporanea a partire dalle ore 23.00 di domenica 26 maggio.
Il sistema elettorale segue la procedura proporzionale, quindi legato alle liste. Non vi saranno così coalizioni, ma un voto ai partiti con lista comune. Ecco qui di seguito le affiliazioni delle liste più influenti:
Come sempre è bene non dimenticare di munirsi di tessera elettorale e documento d’identità valido quando ci si reca al seggio. Nel caso in cui la tessera elettorale non abbia a disposizione riquadri per i timbri, bisogna recarsi all’ufficio elettorale del proprio comune per farsi dare una nuova tessera.