Cresce la tensione tra Stati Uniti, Unione Europea e Russia dopo il voto del parlamento europeo sulla risoluzione presentata da governo Putin riguardante l’istallazione di missili nucleari a corto raggio in Europa. In contrasto con le decisioni prese nel 1990 e contenute nel trattato Inf che prevedevano il disarmo di testate nucleari a corto raggio in Europa, infatti, gli Stati Uniti hanno avanzato la richiesta di poterne installare di nuove a partire dalla primavera del 2020. Tale richiesta è stata avallata dalla Nato e, come riportato sul ‘Manifesto‘, successivamente approvata dall’Unione Europea.
Al momento si tratta solo di un’ipotesi e non è detto che gli USA mettano in pratica l’intenzione di piazzare e rendere attivi i missili nucleari in Europa, ma la prospettiva ha allarmato Putin, il quale ha chiaramente ribadito che se tale evenienza si dovesse verificare la Russia sarà costretta a prendere delle contromisure di pari livello, ovvero armare i missili a corto raggio contro le basi militari ed i centri decisionali dell’Unione Europea.
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Già il mese scorso il presidente russo aveva chiarito che l’istallazione di missili a corto raggio in territorio europeo sarebbe stata vista come una chiara violazione al trattato Inf e avrebbe costretto la Russia ad armare nuovamente le proprie testate nucleari a corto raggio. Nell’ultima seduta del parlamento russo, Putin ha ribadito il concetto dicendo che la Russia non ha intenzione di dislocare per prima i missili e medio e corto raggio vietati dal trattato, ma se gli USA piazzeranno i propri in Europa risponderà in modo “Speculare e Asimettrico”, mettendo nel mirino non solo le basi ma anche i centri decisionali.
Putin spiega inoltre che si tratta di una misura preventiva tesa a proteggere i confini nazionali da eventuali attacchi e rendere sicura la nazione. Continuando il suo discorso ai parlamentari ha infatti aggiunto: “Gli Stati Uniti con il loro sistema di scudo missilistico hanno puntato e puntano al dominio globale ma gli Usa non si devono illudere: noi svilupperemo sempre misure adeguate di risposta”.